Ci spostiamo su Salina, l’isola caratterizzata dai due vulcani. Il profilo di Salina è tutto disegnato da questi due grandi seni, tanto che i Greci la chiamavano Didyme (gemelli). L’esserci andata spesso in barca, impegnata nelle manovre di attracco, mi ha fatto vivere l’esperienza emozionante di ritrovarmi con le narici impregnate di salsedine a incontrare, portate dal vento di terra, le note della macchia mediterranea. Un momento in cui il mare e la terra si incontrano. Per questo il colore di questo extrait è il verde, come la fitta vegetazione dell’isola, come la sua tranquillità, ma anche come l’equilibrio e la stabilità di chi lo sceglie.
Le Saline, il profumo che ho dedicato all’isola ha una nota acquatica molto forte nella testa, si avvia con l’odore del mare che s’infrange sul mascone della vela al rientro in darsena, per poi arricchirsi con gli effluvi di eucalipto e mirto del Mediterraneo, e ancora, con l’alternarsi del balsamico timo e della rilassante camomilla blu. Infine, prende sostanza e diventa un profumo con un corpo e un’anima arricchiti dal muschio, dal patchouli, dal legno di cedro e dalla vaniglia.
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